Dott. Angelo Trapani - oculista

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LA VISITA OCULISTICA DEI PIÙ PICCOLI

Molti genitori si chiedono quale sia il momento giusto per portare il proprio figlio dall'oculista.
Le linee guida internazionali, a esclusione di casi particolari che richiedono un tempestivo intervento, scaglionano in 4 fasce d'età i controlli oculistici per i bambini.
Alla nascita il pediatra controlla l'eventuale presenza di malformazioni congenite e di infezioni conseguenti al parto. Durante la visita esamina la morfologia del globo oculare e delle palpebre, il riflesso rosso dell'occhio e la motilità dello stesso.
In caso di dubbi richiede una consulenza oculistica.
Nei primi mesi di vita: fino al sesto mese di vita movimenti oculari occasionali in convergenza o divergenza non sono significativi in quanto i centri nervosi che coordinano i movimenti oculari non sono ancora maturi. Tra i 6 e i 9 mesi, è opportuno effettuare la prima visita oculistica, si potrà effettuare una valutazione ortottica per vedere se gli occhi sono dritti e i movimenti oculari sono normali. una refrazione in ciclopegia per escludere difetti di vista importanti (miopia molto elevata uni o bilaterale, ipermetropie o astigmatismi elevati potenzialmente causa di occhio pigro) ed una valutazione dei mezzi ottici e del fundus oculi). Dalla disamina di questi fattori si può capire la possibilità o meno di sviluppare una buona capacità visiva e se necessario iniziare i trattamenti terapeutici e riabilitativi necessari.Se da questa prima visita tutto è normale, la visita successiva potrà essere effettuata.

Intorno ai tre anni, tre anni e mezzo. In questa visita oltre a quanto già fatto precedentemente, sarà possibile determinare l’acuità visiva del bambino usando delle tabelle con delle figurine o dei simboli come le “ E “ di Albini. In questa maniera sarà possibile determinare quanto vede il bambino e se i due occhi hanno la stessa capacità visiva (isoacuità o possibile occhio pigro). Se anche questo controllo sarà negativo è opportuno effettuare un’altra visita oculistica comprensiva di
valutazione ortottica prima della scolarizzazione dell’obbligo, intorno ai cinque o sei anni.
In assenza di particolari problemi visivi il bambino deve eseguire controlli periodici circa ogni due anni, in quanto lo sviluppo fisico influisce inevitabilmente sullo sviluppo dell'apparato visivo. Per questo la prevenzione costituisce il miglior modo per evitare che si verifichino complicate patologie oculari.

Attenzione a questi segnali
Se i genitori notano, o anche solo sospettano, anomalie visive del proprio bambino è bene anticipare la visita oculistica.
Gli atteggiamenti del bambino che dovrebbero insospettire i genitori sono:
  • socchiude le palpebre per guardare lontano
  • ha mal di testa
  • ha gli occhi arrossati
  • soffre di fotofobia (fastidio alla luce)
  • gli lacrimano gli occhi
  • ha gli occhi grandi
  • storce l'occhio in modo costante o intermittente
  • ha un occhio più sporgente dell'altro
  • presenta un riflesso bianco della pupilla

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  • Pachimetria
  • Biomicrospia
  • Campo visivo
Diagnostica e Patologie
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