OCCLUSIONE CONGENITA DELLE VIE LACRIMALI - Dott. Angelo Trapani - oculista

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OCCLUSIONE CONGENITA DELLE VIE LACRIMALI

PATOLOGIE
L’apparato lacrimale è costituito dalla ghiandola lacrimale principale ed accessorie che producono le lacrime e dalla vie
lacrimali che ne consentono l’eliminazione dalla superficie dell’occhio una volta svolta la loro funzione.
Le vie lacrimali sono costituite dai puntini lacrimali che si trovano sul bordo della palpebre superiore ed inferiore nell’angolo
interno dell’occhio, si continuano nei canalini lacrimali che terminano nel sacco lacrimale. Lo stesso attraverso il dotto naso
lacrimale sbocca nelle narici destra e sinistra.
In punta al dotto nasolacrimale vi è una membrana chiamata di hasner che lo chiude per tutto il periodo fetale. Nei primi giorni di vita questa membrana si apre permettendo così alle lacrime di transitare liberamente dall’occhio al naso.

Se questa membrana non si apre le lacrime una volta riempito il sacco lacrimale rigurgitano all’indietro come succede all’acqua di una bottiglia messa sotto il rubinetto una volta che si è riempita.
E’ questa la principale causa di occlusione congenita delle vie lacrimali, le altre ma estremamente più rare sono dovute a quadri malformativi di agenesia dei puntini, dei canalini o della rimanente parte delle vie lacrimale.
L’occlusione congenita delle vie lacrimali è presente in circa il 5% dei neonati ma nel la maggior parte dei casi si risolve spontaneamente nei primi mesi di vita.
La principale manifestazione dell’occlusione della vie lacrimali è costituita da una lacrimazione continua dell’occhio affetto.
L’occhio si presenta umido o semplicemente lucido, le ciglia si possono presentare bagnate e la cute della palpebra inferiore può essere irritata per il continuo passaggio delle lacrime.
Inoltre poiché le lacrime ristagnano nel sacco lacrimale non potendo più uscire dallo stesso una volta entrate ed il sacco si trova sotto la cute alla temperatura corporea di circa 37 gradi, con molta facilità si sviluppano infezioni con produzione di muco pus che fuoriesce dai puntini lacrimali depositandosi nell’angolo interno degli occhi.
La diagnosi differenziale fra una congiuntivite e l’occlusione congenita della via lacrimale è che in entrambi i casi vi è lacrimazione e mucopus ma nella congiuntivite l’occhio è arrossato nell’ostruzione congenita no, l’occhio rimane bianco.
La cura consiste nel massaggio discendente della via lacrimale partendo dal sacco lacrimale e non dall’ala del naso, fatto ogni giorno per almeno dieci minuti, massaggio retrogrado quando vi è mucopus per svuotare il sacco lacrimale dalle lacrime infette e successiva instillazione di collirio antibiotico.
Se nonostante tutto intorno all’ottavo decimo mese di vita è ancora presente l’ostruzione del dotto naso lacrimale è necessario riaprire la stessa effettuando la specillazione della via lacrimale.
La specillazione si effettua attraverso l’introduzione da uno dei due puntini lacrimali di una sonda di calibro adeguato e a punta smussa che viene spinta fino alla fossa nasale rimuovendo così la membrana di Hasner. La suddetta procedura viene fatta in sedazione.
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